martedì, Maggio 30, 2023
CONFEDERAZIONE ITALIANA DELLA DANZA (ConfederDanza - CID)
Rete Sociale di Arte Tersicorea, Cultura, Sport, Salute, Tempo libero e Formazione professionale
Membro italiano associato all' INTERNATIONAL DANCE COUNCIL (CID - UNESCO)
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UPDATING… Sito in allestimento

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Stiamo lavorando per offrire la nuova versione del sito CID, che sarà pienamente disponibile nei prossimi giorni con una grafica completamente rinnovata, maggiori funzionalità e una nuova procedura per aderire alla ConfederDanza.

Grazie per la pazienza.

ConfederDanza per il sostegno e lo sviluppo di ogni forma di danza

MEMBERSHIP CONFIRMATION

La Confederazione Italiana della Danza è associata al CID-UNESCO, il Consiglio Internazionale della Danza che opera sotto l’egida dell’ONU.

Nata come libera unione e comunità di appassionati, sostenitori e professionisti (ballerini-e, insegnanti, coreografi-e, centri e scuole di danza, gruppi, compagnie, crew, associazioni, attività di arti tersicoree in genere…), si dedica al sostegno e allo sviluppo di tutte le forme di ballo e danza in Italia.

Fondata esclusivamente sul volontariato sociale e sulla libera e gratuita adesione per finalità di interesse pubblico, Confederdanza è un nuovo soggetto, diverso per natura e finalità da quelli già operanti. Costituisce un’alleanza che ha per scopo la collaborazione solidale e l’affiancamento attivo a tutte le scuole, alle organizzazioni e alle realtà di danza esistenti in campo nazionale, senza alcun ruolo concorrenziale, di sovrapposizione o lucrativo. CID è nata per affermare una Rete Nazionale, finalmente coordinata e altamente rappresentativa per il riconoscimento di tutte le figure che necessitano di attenzione, assistenza, tutela e riconoscimento pubblico, sociale e professionale.
Questa idea nasce dal bisogno di riunire tutta la danza nazionale e dalla volontà di creare un movimento in grado di promuovere, sostenere, sviluppare e rappresentare tutto il sistema italiano della danza, così variegato in tanti settori, diversi livelli, tipologie e stili. Formiano con alto spirito di servizio un fronte unico per tutti gli ambiti – artistici, culturali, educativi, di animazione e benessere sociale, di spettacolo, sport e salute – perché tutti devono godere del giusto rispetto, di norme, di agevolazioni e di riconoscimenti pubblici, generali e specifici a sostegno per qualunque genere e per tutte le persone che praticano il ballo e la danza

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Vedi anche la pagina “Chi siamo

AZIONI CID. Incontri alla Camera e al Senato

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IDEALI E DIRITTI COMUNI, qualunque sia la tua danza.
Tra arte, cultura, storia, tradizione, festa, gioco, divertimento, spettacolo, bellezza, armonia, emozione, sentimento, unione, pace, libertà, passione, performance, tecnica, ritmo, movimento, sport, salute, equilibrio, leggerezza, immaginazione, comunicazione… 
Proponiamo qui i motivi di base che hanno portato alla costituzione di questa unione e rete sociale – la ConfederDanza, che coinvolge tutti i settori tersicorei, senza alcuna preclusione – ripercorrendo alcune delle tappe e azioni già intraprese, fino ai documenti e alle istanze presentate alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica, durante gli importanti incontri a Montecitorio (2 marzo 2022) e a Palazzo Madama (13 aprile 2022) in rappresentanza degli insegnanti, delle scuole di danza, delle migliaia di associazioni e centri di formazione artistica aderenti CID.

TUTELA INSEGNANTI E SCUOLE DI BALLO E DANZA

La Confederazione Italiana della Danza (CID) si è unita alle iniziative del Comitato ARSitalia (da tempo impegnato a favore delle categorie di lavoratori dello spettacolo dal vivo: vedi l’obiettiva, dettagliata e ancora attuale analisi di base sintetizzata da Oscar Bonavena a metà 2020, i cui temi sono esposti in maniera chiara e lucida, senza inutili enfasi ed esagerazioni nel riferire la portata dei problemi) e di altre associazioni in campo per mettere a fuoco e segnalare le problematiche del settore danza.
La prima azione di CID è stata quella di aggregare associazioni ed enti nazionali che affiliano e riuniscono sodalizi, scuole danza, compagnie artistiche e altri operatori con grande seguito di insegnanti e relativi allievi, coreografi e ballerini, organizzatori e produttori di eventi e spettacoli. Questa unione ha già messo insieme una grande ed eterogenea comunità che promuove un vero e proprio movimento di base – radicato in tutto il territorio italiano – con la volontà di farsi ascoltare e rappresentare (in primo luogo, ma non solo) gli interessi professionali dei maestri e delle scuole di danza, valorizzando il ruolo della formazione privata in tutti i settori del ballo e della danza, al fine di richiedere e ottenere una RIFORMA COMPLESSIVA DI TUTTO IL COMPARTO.
In particolare, tra gli obiettivi condivisi dai promotori della ConfederDanza CID, su cui convergono importanti associazioni nazionali ed enti a cui sono associati migliaia di insegnanti, professionisti della danza e praticanti amatoriali:
  • riordino e regolamentazione dell’intero comparto con l’istituzione degli status di Scuola di Danza Privata Riconosciuta e Centro Formazione Danza Parificato, quale opzione facoltativa e non obbligatoria;
  • estensione delle agevolazioni fiscali (finora riservate alle sole associazioni sportive) alle scuole di danza private, con lo studio di una nuova normativa per tutto il comparto e la costituzione di un Registro delle Scuole di danza e di formazione artistica;
  • definizione e regolamentazione della figura del Maestro di Danza, con la possibilità di pieno riconoscimento anche ai fini previdenziali, quale strumento di elevazione e specializzazione professionale in aggiunta al libero e diffuso insegnamento artistico e amatoriale;
  • valutazione dei dati di settore provenienti da un serio censimento statistico, sociale ed economico, che fornisca una reale mappatura di tutte le attività direttamente correlate al mondo della danza, in modo da commisurare ogni misura sulla base di analisi effettivamente comprovate;
  • organizzazione degli stati generali della danza, proposta già avanzata al presidente della VII Commissione Cultura del Senato e accolta con favore.

CID afferma inoltre alcuni punti di principio su cui basa la propria identità e ogni iniziativa:

LA DANZA È UNA SOLA: tra le idee fondanti di CID c’è quella della pari dignità tra tutte le forme di ballo, comunque praticate e finalizzate. Le varietà di tipologie, stili e modalità, amatoriali e professionali – ad esempio negli ambiti di arte, cultura, spettacolo, educazione, sport, salute e divertimento – rappresentano – tutte insieme, pur su diversi  livelli – un unico grande patrimonio culturale, ricco e complesso, a disposizione dell’umanità. Da qui nessuna preclusione, discriminazione o intolleranza.

SERVE UN FRONTE COMUNE DELLA DANZA, unico e basato su un movimento indipendente, disinteressato, senza ulteriori divisioni, fini speculativi di parte e – aspetto molto importante – senza alcun onere o nuovo costo per ballerini/e e insegnanti. La ConfederDanza nasce appunto sotto forma di libera unione – fondata su adesioni spontanee e gratuite – con la volontà precisa di affiancare ed essere di aiuto (senza alcun ruolo di concorrenza o sovrapposizione con le organizzazioni già attive), fornendo consulenza, supporto e visibilità per le iniziative di tutte le realtà esistenti, di chiunque operi nel settore (in maniera individuale oppure organizzata) e aderisca a CID.

 

Il 2 marzo 2022 una delegazione ConfederDanza CID ha ulteriormente testimoniato i problemi del settore Danza e la necessità di una riforma quadro, complessiva per tutte le realtà diffuse o perlomeno del varo dei Decreti Attuativi della 175/2017. Questo durante un primo incontro nella sede della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati per rappresentare l’importante realtà dei centri di formazione e delle scuole di danza private, la richiesta di integrazione del Tavolo Permanente della Danza (recentemente nominato dal ministro Franceschini e in prima battuta composto solo da esponenti di enti, fondazioni e istituzioni che già godono di ampi riconoscimenti e di notevoli sovvenzioni pubbliche) e attivazione di Tavoli tecnici per discutere le proposte della nostra Confederazione a tutela di chi lavora nel settore tersicoreo e per evitare che si perda il grande potenziale sociale e culturale, in termini di capacità aggregativa e di dimostrata grande creatività e produzione artistica. Qui di seguito il link alla parte generale di tutta la documentazione presentata e il successivo decreto di allargamento del Tavolo Permanente della Danza, che dimostra il recepimento delle istanze presentate da più parti e in modo convinto dai nostri rappresentanti.

 

Il 13 aprile 2022 si è svolto un incontro di approfondimento a Palazzo Madama, presso l’omologa 7a Commissione Cultura del Senato della Repubblica, in cui le proposte di interventi legislativi fattibili, come suggerisce ConfederDanza CID, sono state presentate e avanzate in modo organico, per intercettare la concreta possibilità di avviare un iter parlamentare in cui si tenga conto della realtà territoriale e professionale delle scuole di danza private. Pur comprendendo la delicatezza dell’attuale situazione politica, nazionale e internazionale, CID ha depositato un proprio documento in cui è stato:
1) sottolineato il bisogno di provvedimenti rapidi e richiesto l’urgenza di ulteriori segnali positivi da parte del Governo;
2) proposto un pubblico censimento nazionale per l’assunzione scientifica dei dati socioeconomici del settore, finora non stimati;
3) proposto l’affiancamento governativo e parlamentare all’iniziativa CID di organizzare un importante meeting nazionale, per riunire in diverse giornate gli stati generali della danza;
4) candidato un gruppo competente di consulenti ed esperti CID di chiara fama per collaborare, anche informalmente, alla definizione di linee guida e alla stesura di nuove ipotesi e disegni legislativi.

La ConfederDanza, infatti, può e vuole certamente dare una grande mano di aiuto e piena collaborazione con tutti i soggetti interessati e con i Decisori politici. Per questo importante impegno, ci basiamo appunto sul largo consenso che converge sul movimento, sulla competenza dei singoli esperti CID, degli enti e delle associazioni nazionali di professionisti e amatori aderenti alla nostra unione e rete sociale.

Nei prossimi aggiornamenti potremo dettagliare le azioni e i passaggi successivi.

Diventa membro CID

 


Informazioni sulle nuove misure per i lavoratori dello spettacolo introdotte dal decreto legge 73 del 25 maggio 2021, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021 n.106.
– scarica il documento


Documento di Michele Oscar Bonavena sull’erogazione del contributo di 10 milioni alle scuole di danza private stanziato dal MiBACT con il DM 487 del 29/10/2020
– scarica il documento
– vai al link del MiBACT


 

Confederdanza, tutela per chi lavora nel mondo del ballo

ARTE, CULTURA, SPETTACOLO, SPORT, SALUTE E TEMPO LIBERO

La Confederazione Italiana della Danza, associata al CID-UNESCO, il Consiglio Internazionale della Danza che opera a livello mondiale sotto l’egida dell’ONU:

  • è costituita come libera unione e comunità di appassionati, sostenitori e professionisti, ballerini, insegnanti e coreografi, centri e scuole di danza, gruppi, compagnie, crew, associazioni, operatori e appassionati di attività di arti tersicoree in genere.
  • chiunque può far parte di questa comunità: aderire è assolutamente gratuito per tutti, non è richiesta alcuna quota di iscrizione, affiliazione o tesseramento obbligatorio: questo perché crediamo nella libertà di danzare e nel diritto di amare qualunque forma di ballo, senza divisioni, senza imposizioni, obblighi, divieti o censure.

In alto l’attestato di appartenenza al Consiglio Internazionale della Danza (UNESCO); in basso il fac-simile dell’attestato rilasciato a tutti gli aderenti della Confederazione Italiana della Danza

Eleonora Abbagnato è presidente del Consiglio superiore dello spettacolo

Con un comunicato del 28 marzo scorso, il Ministero della cultura, guidato da Gennaro Sangiuliano, ha reso noto il decreto di nomina del Consiglio superiore dello spettacolo, che per il prossimo triennio è così composto: Eleonora Abbagnato (presidente), Isabella AmbrosiniEdoardo BennatoMaria Rosaria GianniFederico RampiniDavide RondoniEnrico RuggeriUto UghiVittorio PomaFrancesca RossiniRenato TortaroloDomenico BarbutoElisa Guzzo VaccarinoFranco Oss NoserVanda Braghetta (componenti).

Annamaria Galeotti eletta alla direzione dell’AND

L’Accademia Nazionale di Danza ha una nuova direttrice. Si tratta della professoressa Annamaria Galeotti, docente di tecnica classica dell’AND. Dal 3 aprile prende il posto di Enrica Palmieri, che ha guidato l’Accademia dal 2017 al 2023 nel corso di due mandati.

Nata a Roma e formatasi nella scuola di danza Petrouchka, Annamaria Galeotti ha iniziato la professione di danzatrice classica nel 1978, ballando da solista in diversi spettacoli e produzioni. Dal 1981 al 1986 ha danzato per il Teatro dell’Opera di Roma (ruoli nella Bella addormentata, Coppelia, Don Chisciotte, Lago dei cigni, La Silphide, Petrouchka, Schiaccianoci), con primi ballerini di fama internazionale tra cui Vladimir Vassiliev e Rudolf Nureyev. Ha conseguito i diplomi AND di Avviamento Coreutico (1981), di Ottavo Corso (1987), di Perfezionamento insegnanti per la danza classica e contemporanea (1990). Ha collaborato inoltre come assistente coreografa con il Balletto di Roma e con la Compagnia Danza Prospettiva di Vittorio Biagi. In qualità di assistente e maître ha lavorato per il Nuovo Balletto di Roma partecipando a tournée internazionali in Argentina, Messico, Spagna e Tunisia. Nel curriculum una lunga serie di collaborazioni quale coreografa e insegnante in corsi di formazione e produzioni di varie compagnie in Italia e all’estero

Dall’anno accademico 1997/98 è docente di ruolo in Tecnica accademica dell’AND, istituto di alta formazione coreutica che rilascia titoli pubblici AFAM.

2° Trofeo Numero Uno

Il 23 aprile, nel palasport di San Lazzaro di Savena, in programma una giornata di competizioni per tutte le categorie e classi di Ballo da Sala, Liscio Unificato, Danze Standard, Danze Latino-Americane, Balli Caraibici, Danze Afro-Latine, Danze Argentine, Balli Filuzziani e Danze Coreografiche. Inoltre: Solo Caribbean, Latin e Freestyle; Gruppi Synchro, Choreographic, Show.

Organizzazione: MIDS Movimento Italiano Danza Sportiva – Metodo di valutazione: Dance Gold System

Informazioni:

Quarta tappa a punteggio IDSC

A Spirano il 16 aprile 2023

Anmb, Fipd, Mids e DSU organizzano la competizione di Balli di coppia (Liscio, Sala, Tango Argentino, Danze Caraibiche) e Danze Coreografiche (per Solo, Duo e Gruppi). L’appuntamento il 16 aprile sul parquet del palazzetto dello sport di via Sant’Antonio 1, a Spirano (Bg).

Organizzazione: IDSC, Italian Dance Sport Cooperation / Metodo di Valutazione: Dance Gold System

Informazioni e iscrizioni:

World Dance Festival

Una nuova location, un nuovo modello di evento

🔶 La direzione del decimo appuntamento con l’International Dance Contest “Open to the World” comunica una grande novità. La manifestazione – ha spiegato il Direttore Generale WDF, nonché Presidente Nazionale ANMB, 𝐏𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐏𝐞𝐭𝐫𝐚𝐜𝐜𝐚 – si articolerà in due eventi distinti: il primo per le DANZE ARTISTICHE nella splendida ed elegante location del Teatro “Cavallino Bianco” di Galatina dal 23 al 25 aprile 2023; il secondo, per le DANZE DI COPPIA, da confermare successivamente in modo – vista la crescita del numero di partecipanti – da poter sempre mantenere standard organizzativi di qualità per tutti i partecipanti e per il seguito di accompagnatori.

🔶 𝐓𝐔𝐓𝐓𝐈 𝐈 𝐃𝐄𝐓𝐓𝐀𝐆𝐋𝐈 relativi al programma, al regolamento, alle modalità di iscrizione e per la biglietteria sono disponibili nel sito ufficiale della manifestazione, all’indirizzo web https://www.worlddancefestival.it/ dove sarà comunicata anche la data per il prossimo appuntamento agonistico relativo alle danze di coppia, da ottimizzare con il calendario delle altre grandi competizioni internazionali.

🔶 𝐍𝐄𝐋 𝐒𝐈𝐓𝐎 saranno inoltre pubblicate a breve tutte le informazioni sull’offerta in convenzione di hotel, b&b, appartamenti, ristoranti, bar e pizzerie, per scoprire come Galatina, nel cuore del Salento, sia una cittadina accogliente per tutti i visitatori e come, grazie alla collaborazione dell’Amministrazione comunale, sappia abbracciare in mondo convinto questo evento, che richiama fortemente la tradizione coreutica e tersicorea.

🔶 𝐎𝐍𝐋𝐈𝐍𝐄 la lista dei componenti della prestigiosa GIURIA INTERNAZIONALE che, come tutti gli anni, è uno dei fiori all’occhiello del WDF per garantire una manifestazione di alto livello. Tra i grandi esperti da notare la presenza di personaggi di spicco e grande esperienza nei settori della danza e del ballo, che saranno ospiti nelle tre bellissime giornate di gare, concorso e contest in cui saranno assegnati PREMI IN DENARO e interessanti BORSE DI STUDIO e CONTRATTI DI LAVORO per un totale di 60mila euro.

Vedi https://www.worlddancefestival.it/

Trofeo l’Isola che Danza

Manifestazione open di danze coreografiche e danze di coppia in calendario il 16 aprile a Bagheria (Palasport Carlo Alberto Dalla Chiesa), aperta alla partecipazione dei tesserati di tutte le associazioni, enti e federazioni.

Organizzazione: Movimento Italiano Danza Sportiva

Metodo di valutazione: Dance Gold System

Informazioni:

3° Trofeo Città di Legnago

Appuntamento nel palasport di via Olimpia 2, a Legnago (Vr), il 26 marzo per la tappa a punteggio per la ranking nazionale Mids, nel circuito di Coppa Italia e quale prova di Campionato Italiano Mids, per le discipline e specialità Liscio Unificato, Ballo da Sala, Danze Filuzziane, Danze Standard, Danze Latino-Americane, Danze Caraibiche, Danze Afro-Latine, Danze Argentine, Pop e Street Dance, Danze Coreografiche, Duo Latin di specialità, Duo Synchro Latin, Duo Synchro a Tema

Organizzazione: Movimento Italiano Danza Sportiva, Arcobaleno Dance Legnago, M° Loris Zanardi

Metodo di valutazione: Dance Gold System

Informazioni:

Caribbean Dance Contest

Nella ricorrenza di San Giuseppe del 19 marzo – Festa del papà – Mids presenta nel palasport di Badia Polesine (RO) la competizione open di Salsa Cubana, Salsa Portoricana, Rumba Guaguanco, Rueda de Casino, Son, Bachata, Bachata Dominicana, Bachata Sensual, Caribbean Show Dance e Danze Afro Latine.

Organizzazione: Movimento Italiano Danza Sportiva

Metodo di valutazione: Dance Gold System

Informazioni:

locandina della gare del 19 marzo

Ballo liscio patrimonio Unesco?

RASSEGNA STAMPA CID
Articolo di Erika Bertossi su BOLOGNA TODAY
https://www.bolognatoday.it/cronaca/ballo-liscio-patrimonio-unesco-filuzzi-bolognese.html

“E’ la nostra cultura, ci vuole cuore per passarlo alle nuove generazioni”

La richiesta al Ministero è partita dai palazzi della Regione Emilia-Romagna, il maestro Davide Gabusi tesse le lodi del liscio e spinge “Sarebbe un grande vanto ed è la nostra tradizione, ci tiene in forma e fa nascere anche tanti amori”

Foto: Davide Gabusi e la moglie Claudia in gara

Il ballo liscio riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco? Il consiglio regionale di viale Aldo Moro chiede che il ministero della cultura ne promuova la diffusione anche fra i giovani e lo valorizzi come patrimonio culturale dell’Emilia-Romagna. Cosa ne pensa chi il liscio lo ha nel dna e lo balla da quando aveva solo 9 anni? “Sarebbe un vanto, non parliamo di una cultura solo locale, ma di un vero e proprio patrimonio che è giusto sia di tutti. Per noi il ballo liscio è la Filuzzi, un genere musicale prima (che ha come base strumenti quali l’organetto semitonale e poi la fisarmonica) e una danza poi, particolare e anche molto complicata a dire il vero” – spiega Davide Gabusi, uno dei più noti maestri bolognesi. E il ballo è proprio una cosa di famiglia: Mia Gabusi, la figlia di Davide, è stata a Ballando con le Stelle nel 2019. 

Il primo a firmare la richiesta è stato Federico Amico di “Emilia-Romagna Coraggiosa”, ricorda come questa risoluzione segua l’atto di indirizzo politico della scorsa legislatura sul ballo folkloristico romagnolo e che la candidatura è stata nuovamente avanzata da numerosi soggetti tra i quali numerosi artisti di valenza nazionale. E i giovani si avvicinano al ballo liscio? “Difficilmente oggi i giovani ci chiedono di imparare il ballo liscio e noi maestri dobbiamo essere abili a portarli in questa direzione facendo capire loro che è la nostra tradizione e che sì, va bene importare tutto, ma è bello anche portare avanto le nostre tradizioni. Una delle cose che li limita un po’ è il fatto di essere una coppia chiusa con contatti fisici, mentre per esempio, le coppie aperte come quelle del latinoamericano sono più alla portata…” continua Gabusi. 

Quando ha iniziato a ballare il liscio? “Ho iniziato a ballare il liscio nel 1979 ed ero un bambino, l’ho sempre praticato e lo adoro”. 

A chi volesse iniziare a ballare, quale ballo è ideale per cominciare?  “La mazurca perché ha un ritmo leggermente più lento rispetto al valzer per esempio”

Chi oggi balla il liscio e frequenta le balere? Ai giovani interessa imparare?  “A livello geografico in Italia ovunque (anche in Sicilia e in Sardegna) anche se l’Emilia-Romagna resta la regione nella quale il liscio è più praticato e il luogo dove ci sono più sale e balere”. 

Quanti amori nascono dal ballo liscio?  “Tantissimi, non so più contare le coppie che sono nate danzando con noi!”

Quanto ci si tiene in forma a ballare il liscio?  “In maniera straordinaria perché ha un ritmo dinamico: l’andamento circolare fa si’ che ci si muova non sul posto ma ‘passeggiando’ in cerchio lungo tutta la pista…”. 

Filuzzi: la storia della musica e del ballo liscio “filuzziano”

La Filuzzi è l’interpretazione fatta a Bologna e nella sua provincia degli stili musicali e coreutici propri del Ballo Liscio e nasce, come tutti i ”lisci”italiani, dalla contaminazione dei nuovi balli di provenienza centro-europea Mazurka, Valzer e Polka con i balli tradizionali preesistenti. Alcuni tra i pochi testi esistenti (si può citare la Storia della Filuzzi bolognese dal 1903 al 1970 di Roberto Artale) indicano il 1903 come anno di nascita della Filuzzi; altri indicano come già nel 1900 vi fossero almeno due società di ballo (Aida e Aquila) a Bologna, in Via del Pratello, in cui si praticavano e si insegnavano balli alla filuzzi. Sicuramente il processo di trasformazione del modo di ballare e di suonare è avvenuto con continuità dal 1870 circa (periodo in cui entrano prepotentemente in Italia i valzer, le mazurke e le polke) in poi. La Filuzzi quindi ha due componenti tanto fondamentali quanto ovvie: musica e ballo. Musica da ballo, certamente, che giustifica il ballo, e ballo, che ha bisogno della musica.

La musica filuzziana, che è essenzialmente strumentale, si caratterizza per l’uso dell’organetto, prima semitonato, poi unitonico e senza bassi, noto come organetto bolognese, strumento dalla sonorità unica, creazione della famiglia Biagi. (Attilio Biagi creò anche un gruppo musicale composto da tre organetti ed una chitarra: il Quartetto Bolognese dell’Allegria). La composizione dell’orchestra è essenziale. Inizialmente assieme all’organetto compare una chitarra ed un basso (contrabbasso) dando luogo ai “trii” filuzziani. L’introduzione della batteria è relativamente recente (anni cinquanta) portando la composizione tipica dell’orchestra filuzziana a 4 elementi. La divisione dei pezzi musicali in parti è rigorosa: 32 misure musicali per parte nel valzer, 16 per mazurka e polka.

Il ballo liscio filuzziano (nato alle origini come ballo tra uomini, fenomeno comune anche per altre grandi città, nel periodo a cavallo tra otto e novecento) si differenzia da tutte le altre forme di liscio per la presenza di figurazioni staccate. Le figurazioni staccate filuzziane sono il risultato di un probabile adattamento di figure dei balli staccati in uso nella provincia di Bologna nell’ottocento. Questa è una caratteristica unica del ballo “Alla Filuzzi”. Oggi il ballo “Alla filuzzi” è il risultato di una evoluzione che ha visto un rallentamento della frequenza metronomica (musiche più lente) ed un arricchimento delle figure (numero maggiore di figure con maggiore complessità). Sicuramente oggi non si balla più come i filuzziani degli anni cinquanta, ma questo è un fenomeno comune di tutti i balli. Rimane comunque viva l’anima del ballo “Alla Filuzzi” con la sopravvivenza di figure staccate e con l’esecuzione del frullone che ne è tutt’oggi considerato il distintivo di qualità.

Perché si chiama “filuzzi”? Le origini di questo nome

Per quanto riguarda l’ origine del nome Filuzzi non vi sono certezze. Alcune teorie lo fanno derivare dall’abitudine di alcuni ballerini di spostarsi rapidamente (filare) da una balera all’altra. Altre teorie fanno derivare Filuzzi dal filò (ambiente di aggregazione tipico della società rurale a cavallo tra diciannovesimo secolo e ventesimo secolo). Altre ancora dai filare delle viti…Per quanto è noto oggi, il nome Filuzzi compare per la prima volta negli ultimi anni del diciannovesimo secolo per identificare una società di ballo operante in quegli anni a Bologna.
Nel 1860, al termine di un dominio papale durato più di tre secoli, e soprattutto in seguito alla liberazione dal tanto detestato e sofferto giogo austriaco, l’intera popolazione di Bologna fu pervasa da una rinnovata gioia di vivere. In tutta la città divennero sempre più frequenti le manifestazioni a carattere musicale, teatrale, ecc…; tra queste iniziative raccolse enormi consensi il Ballo Popolare, che trovava la sua massima espressione nelle feste di piazza.
A fine secolo quella del ballo era ormai una tradizione fortemente consolidata tanto presso i ricchi quanto presso ai poveri e si ballava dovunque: dai magnifici saloni dei palazzi signorili alle piazze e alle aie di campagna. La svolta si ebbe con la diffusione delle cosiddette “balere” (locali chiusi espressamente dedicati al ballo), i cui primi esemplari comparvero a Bologna già nel 1850. Le balere si diffusero rapidamente in tutta la città, tanto è che a cavallo fra ‘800 e ‘900 ogni borgo cittadino poteva vantare il proprio locale in cui uomini e donne del popolo (il fenomeno della balera infatti era nato e si era sviluppato fra gli strati più bassi della popolazione) si incontravano per ballare.

Perchè “Danze Filuzziane”? I giovani delle famiglie più agiate, spinti dalla voglia di evadere dal proprio mondo e desiderosi di conoscere nuove ragazze, andavano da un quartiere all’altro cercando di entrare ad ogni costo nelle balere, cosa tutt’altro che facile se si pensa che fra i vari quartieri esistevano forti rivalità e che una rigida regola non scritta imponeva a uomini e donne di frequentare esclusivamente il locale del proprio rione di appartenenza; ogni balera rappresentava quindi una sorta di “circolo chiuso”.

Pur di farsi accettare anche dai ballerini più diffidenti, questi intraprendenti giovani tentarono un compromesso: avrebbero ballato tra di loro – maschio con maschio – senza importunare le ragazze. Questo fece quindi crollare anche le ultime riserve e con l’andare del tempo questi della “Bologna bene” divennero i più assidui frequentatori delle balere rionali; proprio questi continui spostamenti valsero
loro l’appellativo di “filuzziani”, ossia di coloro che si spostavano (filavano, appunto) da un borgo all’altro (da cui deriva il modo di dire “fare il filo” come sinonimo di “corteggiare, cercare di conquistare”). I ballerini filuzziani rispettarono appieno gli accordi presi, ma per raggiungere il loro obiettivo primario (ovvero la conquista) dovevano giocare d’astuzia: dal momento che non potevano nemmeno rivolgere loro la parola, l’unica possibilità che avevano per farsi notare stava nell’inventarsi un modo di ballare che calamitasse in qualche modo gli sguardi delle fanciulle.

I balli in voga in quel momento erano il Valzer, la Mazurca e la Polka (che dai paesi di origine avevano coinvolto e appassionato tutta Europa), ma non possedevano variazioni tali da stuzzicare interessi particolari; fu grazie quindi alla fantasia, l’abilità e alla genialità di due ballerini filuzziani – tali Umberto Bortolotti e Brando – che queste tre danze si arricchirono di passettini, piroette, striscini, scalette, frulloni e molto altro ancora, divenendo cosi gli attuali “Valzer, Mazurca e Polka alla Filuzzi”. Questo nuovo tipo di ballo così particolare, così frizzante – e soprattutto così diverso – fece breccia nel cuore di tutti i bolognesi, e soprattutto le ragazze ne furono conquistate.

14° Trofeo Città dello Stretto

Competizione open di danza sportiva organizzata il 29 e 30 aprile nel PalaFiere di Catania.
DANZE ARTISTICHE
Danze coreografiche – Danze Accademiche
DANZE DI COPPIA
Standard – Liscio – Sala – Latine – Caraibiche

Iscrizioni sul sito www.movimentoitalianodanzasportiva.it

Per informazioni:
Giovanni Costantino (MIDS), 335 645 5761
Massimiliano Gandelli (ANMB), 329 156 4010